Perché NON ti proporremo il superbonus al 110%?
Suppongo che hai capito anche tu che, per il superbonus al 110%, il rischio di non riuscire ad inaugurare il cantiere e vederlo completato è troppo alto anche se andrebbe dato per certo. Il SUPERBONUS 110% lanciato a maggio 2020 è stato un grande flop, al punto che sono stati necessari quattro provvedimenti nel tentativo di sbloccare le centinaia di migliaia di pratiche in totale stallo, ed appena 14 modifiche al decreto. Impossibile starne al passo…
Solo degli imprenditori sconsiderati ed eticamente scorretti. Tanto, il rischio primario ricade sempre e solo sul cliente finale: TU!!!
Si andrà più veloci una volta che si avranno le idee chiare, perché le semplificazioni ultime non verranno modificate.
Con il “Decreto semplificazioni bis” di fine luglio 2021, effettivamente, si è risolto uno dei problemi principali che ha impedito la partenza del superbonus 110%
In sostanza, a differenza del periodo precedente, dove occorreva il certificato di conformità urbanistica, oggi, mediante la CILA superbonus, o nominata da alcuni autorevoli operatori del settore di lavoripubblici.it, “CILA Ignorante”, e sulla parola “Ignorante” ci torno più avanti, c’è la possibilità di poter eseguire i lavori anche in presenza di difformità o abusi edilizi, senza perdere il diritto all’enorme agevolazione prevista appunto dal superbonus 110%.
Questo è senz’altro un provvedimento agevolante, non c’è dubbio!
Quindi, anche se la casa oggetto di intervento dovesse presentare degli abusi o difformità, questi ultimi, una volta elencati nella CILA, non costituiscono più motivo ostativo e si può dare il via all’operazione in superbonus 110%.
Ogni medaglia però ha il suo rovescio e di seguito ti descrivo, alla luce dei nuovi provvedimenti, qual è e perché stare alla larga dal superbonus 110, che poi in sintesi, è il motivo per il quale noi di EGSG srl, nonostante il Decreto semplificazioni bis, non lo proponiamo ai nostri clienti.
Il tempo di lettura medio dell’intera informativa è di circa 14 minuti e mi rendo conto che non è poco, anzi. Tuttavia parliamo di decisioni che riguardano il futuro energetico della tua abitazione che ha un peso enorme sul bilancio familiare e sull’impatto ambientale. Sono certo che vale la pena prendersi questo tempo. È la consapevolezza a fare la differenza. Magari, se hai poco tempo, rimanda questa lettura ad un altro momento e ti garantisco che non te ne pentirai…
Riteniamo che sia un discorso importante e siamo certi, che alla fine della lettura, sarai d’accordo con noi… In qualsiasi momento, se vorrai, potrai richiedere una consulenza gratuita e libera dandoci la possibilità di poterti spiegare il nostro progetto autofinanziato in alternativa al superbonus ed anche più conveniente nel lungo periodo.
Veniamo all’argomento: NO superbonus 110%.
Il motivo, non unico, per il nostro “NO superbonus 110%” è lo stesso delle prime righe: è troppo rischioso.
Per dare il via alle procedure, prima di ogni altra cosa, oggi, grazie al decreto semplificazioni bis, occorre una CILA (comunicazione di inizio lavori ASSEVERATA). Fino a fine maggio 2021 invece, occorreva un certificato di conformità urbanistica improducibile allo stato dei fatti.
Il tecnico che deve produrre la CILA ha bisogno di fare un accesso agli atti presso il comune dove risiede il cliente per recuperare le licenze edili dell’abitazione in questione, il progetto e le planimetrie catastali. I tempi per entrare in possesso di tali documentazioni, vuoi per il covid, vuoi per le ferie, vuoi per la mancanza di digitalizzazione dei comuni, vuoi per l’inverosimile mole di richieste di questo periodo, possono arrivare anche a 6 mesi come ad esempio per i comuni di Padova e Verona che conosco bene. Ma sappiamo che nelle altre regioni italiane, la “musica” non è così diversa…
Alla luce del decreto semplificazioni bis che sta dando di fatto nuovo entusiasmo e slancio, anche a chi ci aveva messo una pietra sopra, il numero delle richieste di accesso agli atti, si ipotizza, anche se non è proprio un’ipotesi, che crescerà a tripla cifra percentuale.
Ciò significa che se un comune medio piccolo come quello di San Giovanni Lupatoto (VR) o Legnago (VR) che ad oggi registrano circa 600 richieste di accesso agli atti a febbraio 2021, di cui evase meno di 200, a partire da ottobre 2021, le 600 richieste, in pochi mesi, dovrebbero arrivare a circa 24.000.
A questo punto la domanda è: quale comune riuscirebbe mai ad evadere una mole di richieste di questa portata, anche se si trattasse di comuni di città metropolitane?
Risposta: NESSUNO!
Fatto l’accesso agli atti, un ulteriore mese, se tutto va bene, se lo prende il tecnico, ed oggi sono tutti sommersi dalle richieste, per fare i rilievi che 95 volte su 100 fanno emergere difformità o abusi. Molti di questi sanabili, ma il nuovo decreto semplificazioni non esige più le sanatorie. Qualcuno dice per fortuna, ed in termini di tempo, lo dico anch’io. Ma, come dicevamo qualche riga più su, ogni medaglia ha il suo rovescio e di seguito ti spiego, in questo caso, qual’è e quanto è pericoloso.
La CILA, deve segnalare le difformità o gli abusi che di fatto sono presenti a casa tua, ed i tecnici non possono “chiudere un occhio” sull’argomento in quanto, sono previsti, come già sono in corso, controlli di ENEA e dell’agenzia delle entrate (ADE). Voci di corridoio sostengono che l’ADE controllerà tutte le pratiche di superbonus, sia perché è giusto, sia perché ha 13 anni di tempo per farlo.
Tornando alla CILA, in caso di mancata segnalazione di abuso o difformità, il tecnico è responsabile penalmente per l’inadempienza.
Quindi il tecnico, menziona al centimetro le difformità nella CILA, ma la pratica di superbonus può avere seguito comunque. Beh, ma io sono a posto con la casa, ci hanno comunicato i primi clienti. Molti sono i clienti che credono che tutto sia a posto.
Tuttavia, sui primi 50 clienti circa, dove abbiamo cominciato le procedure, 44 avevano difformità. Per intenderci, basta che in fase di costruzione della casa, una tramezza sia stata edificata 9-10 cm più in là o più in qua, e l’immobile è difforme: a buon intenditore, poche parole…
Ecco perché la percentuale di difformità rilevata in Italia è così alta. Così tanto alta che lo stato ha capito che bisognava semplificare passando dal certificato di conformità urbanistica, alla CILA potendo cominciare i lavori anche in presenza di abusi o difformità.
Non ti parlo delle dimensioni delle finestre, della loro posizione, di termosifoni messi in locali non accatastati come abitazione quali taverne e garage o sgabuzzini, delle pensiline ecc. ecc..
Procedendo con la cila il cliente, di fatto, si autodenuncia presso il comune. È un po’ come accendersi un riflettore addosso. Il comune dal canto suo, può quindi in ogni momento chiedere di regolarizzare la posizione del cliente così come i controlli degli enti, che possono essere eseguiti fino a 22 anni dopo l’intervento del superbonus 110%.
Domanda: e se l’abuso non è sanabile? In questo caso sei in un incubo…
La cosa più logica e sensata è quella quindi di pagare e fare una sanatoria, se la difformità è sanabile, per poi procedere col superbonus. Altri 2 mesi circa…
Ma mettiamo che tutto sia veramente a posto, dopo circa 6/7 mesi. A questo punto occorre il progetto del termotecnico che deve asseverare il salto di almeno 2 classi energetiche, altrimenti niente superbonus.
Altri due mesi circa se tutto va bene. Nella nostra esperienza, abbiamo inoltrato le pratiche agli asseveratori collegati alle banche, quindi non a degli improvvisati, a febbraio 2021. Tra giugno ed ottobre 2021 abbiamo ricevuto solo le relazioni di pre fattibilità. Adesso stanno facendo i progetti che probabilmente riceveremo non prima di febbraio 2022. Probabilmente…
Purtroppo senza progetti asseverati di un termotecnico non si va da nessuna parte!!! È la procedura.
Torniamo a noi. Diciamo che per febbraio abbiamo la cila dove non emergono difformità, e diciamo che abbiamo anche il progetto col computo metrico e che quindi, finalmente, si può aprire il cantiere.
Come sicuramente sai, in inverno, come in estate, il cappotto non è realizzabile e quindi bisogna rimandare a fine marzo. Ovviamente meteo permettendo.
Ma in quel periodo, se già oggi le imprese edili non danno disponibilità perché sono piene e non si trovano nuovi operai, quante imprese saranno disponibili ad eseguire i lavori visto che avremo circa il 600% in più di richieste? E quanti comuni saranno in grado di evadere i permessi? Gli stessi Enti come ENA e ADE? E le banche per i prestiti ponte?
Ma pensiamo positivo e diciamo che abbiamo l’impresa a disposizione. Bene. Ma c’è un altro passaggio. L’asseverazione fiscale. In mancanza di questa, l’azienda che fa il lavoro al cliente, non ha la possibilità di cedere il credito alla banca ma neanche il cliente all’azienda.
Noi lavoriamo con i più grandi asseveratori fiscali d’Italia: Deloitte ed Ernst & Young collegate ai più grandi istituti bancari d’Italia. Ebbene, entrambi, sono letteralmente bloccati dal surplus di richieste che hanno ricevuto. Da febbraio a giugno 2021, tutte le pratiche che abbiamo caricato presso queste due aziende rispettabilissime, sono ancora in attesa di conformità. Ed ora che gli asseveratori stanno incominciando nuovamente ad essere sommersi dalle richieste grazie alla semplificazione della CILA, cosa succederà?
Ma pensiamo positivo e diciamo che via via diventeranno sempre più veloci o troviamo commercialisti esterni che fanno l’asseverazione fiscale.
Quindi abbiamo tutto e possiamo cominciare ed anche il meteo è favorevole.
Viene però richiesta una cifra a parte al cliente in quanto, il cappotto, come da normativa superbonus, dovrà coprire anche parti della casa non riscaldata e questa operazione, il cliente, la deve pagare a parte perché non rientrante nel superbonus. È la normativa.
I costi di sforo che abbiamo riscontrato vanno dai 15.000 ai 30.000€ circa per ogni abitazione singola. Qui entriamo in gioco noi che dobbiamo subire tutte le ingiurie del cliente che credeva, ingenuamente, che l’intera operazione fosse gratis così come pubblicizzata dallo stato.
Che beffa…
E come mai una differenza di prezzo così elevata se pensiamo che un cappotto mediamente costa circa 80,00€ al metro quadro ed i locali non riscaldati della casa sono la minoranza delle superfici? Perché nel computo metrico del superbonus, il cappotto, viene quantificato a circa 159,00€ al metro quadro se non addirittura qualcosina in più. È previsto dal massimale concesso e quindi nessuno lo stima al di sotto…
Quindi molti clienti recedono dal contratto per rabbia o per mancanza di possibilità economica, ma fuori termine e quindi, devono pagare tutti i costi asseverativi, di pratiche, di progetto, i computi e le penali previste dal contratto.
Ma pensiamo positivo e diciamo che andiamo avanti, a marzo 2022. Il cantiere finisce a maggio compresa la parte tecnologica.
Dai è fatta…
Ebbene no.
Ma pensiamo positivo e diciamo che tutto si è concluso alla perfezione. Hai la tua casa ristrutturata ed hai anche il tuo impianto fotovoltaico con accumulo e la pompa di calore per il riscaldamento eliminando la caldaia o la stufa a pellet o legna o quello che c’era.
Ogni anno sarai costretto a pagare bollette della luce da brividi, e di quelle ne conosco tantissime, perchè in inverno, quando fai partire il riscaldamento, il fotovoltaico produce pochissimo e tutta la corrente che occorre alla pompa di calore o caldaia ibrida, che funziona in combinata con una pompa di calore, consuma tantissimo. Va da se che tutta quella corrente che acquisti la paghi, e credimi, è tantissima. Molto più di quanto tu possa immaginare.
Il superbonus prevede che tutta la corrente che produce il tuo impianto fotovoltaico nella bella stagione e che non consumi, devi, e sottolineo devi, cederla alla rete. Mentre gli impianti fotovoltaici che godono della detrazione per le ristrutturazioni invece, la vendono, ed è proprio quella vendita che ti genera il rimborso della corrente che hai comprato in inverno per riscaldarti. Tutta un’altra storia…
Aggiungo inoltre, che l’energia elettrica, negli ultimi due anni, è raddoppiata di costo passando dai 0,24 centesimi del 2020 ai 0,46 del 2022 e non so se mi spiego…
E questo, ovviamente, nessuno lo dice altrimenti chi lo farebbe? Si, in superbonus è tutto gratis MA LO PAGHI NEGLI ANNI A VENIRE ed “anche con gli interessi”. Noi si invece, lo diciamo, anzi lo scriviamo, ed infatti, questo è uno degli argomenti che ti spiegherà il funzionario che verrà a farti la consulenza così da farti comprendere, matematica alla mano, quanto sia più conveniente il fotovoltaico e pompa di calore con i vecchi incentivi statali prorogati, rispetto a fare lo stesso in superbonus. E resterai anche sorpreso dal fatto che gli impianti si autofinanziano senza che tu debba anticipare un solo euro per averli e SENZA ALCUN RISCHIO. Ripeto, SENZA ALCUN RISCHIO, senza pensieri ed in breve tempo. Al contrario del superbonus dove una CONGRUA CIFRA la devi corrispondere a parte…
Ho saltato tutta una serie di ulteriori passaggi per non tenerti a leggere più di quanto hai fatto, e già non è poco. Non ti ho parlato dei problemi legati agli infissi, alle materie prime che non sono disponibili, agli impianti non dimensionati che stanno andando sui tetti dei clienti ecc. ecc..
Sabato 05/06/2021, alle ore 10,30 su RAI 2, è andato in onda una speciale denominato “andiamo a 110”. Nella puntata hanno mostrato un caso relativo ad una signora il cui condominio è riuscito nell’opera al 110% con tutti i vantaggi che ne derivano. L’opera è cominciata nel 2020 e questo è il dato che fa tutta la differenza.
In sostanza hanno ulteriormente pubblicizzato l’enorme possibilità data dal superbonus, e concettualmente io mi associo. Peccato per i tempi. Infatti, sempre nella puntata, alla fine della stessa , conclude l’Ing. Armando Zambrano, che conosciamo personalmente, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) a cui la giornalista chiede se il superbonus è veramente una grande opportunità.
Beh, ti confesso che ascoltando la risposta del presidente del CNI mi sono inorgoglito in quanto recita testualmente: è una grandissima possibilità se ci vengono dati i tempi di realizzarla: almeno 10 anni ma meglio 20, e quindi dovrebbe essere una manovra strutturale.
È la stessa identica risposta che diamo noi quando ci viene posta la domanda.
In pratica, dice l’ing. Zambrano tra le righe, è un grande flop in quanto non c’è il tempo di realizzare le opere. Tra le righe ho detto… in uno speciale su una rete di stato non poteva dire esplicitamente quanto fosse irrealizzabile il superbonus. È comprensibile…
Ma come si può pensare che tre anni e mezzo, di cui il primo è servito solo per capire la normativa, possano essere sufficienti a generare l’impatto green sulle abitazioni italiane?
Ci rendiamo conto del flop già previsto a monte dell’operazione e che inevitabilmente i fatti confermano?
Da qui la nostra decisione condivisa dall’intero organico EGSG srl con il progetto addiocontatore.it.
Non proporremo a nessun cliente il superbonus 110%, ed a quei clienti che ce lo chiedono già e ce lo chiederanno, spiegheremo le ragioni del perché non lo facciamo, proponendo l’alternativa grazie alla quale potremo garantire certezze al cliente, ossia il nostro progetto “addiocontatore” interamente autofinanziato, e che alla lunga, per quel che riguarda le energie rinnovabili, conviene addirittura di più del superbonus.
Siamo un’azienda che ha interesse a vendere gli impianti fotovoltaici e le pompe di calore ai clienti. Fino a poco tempo fa dicevamo proprio questo ai clienti: scegli tu la formula, superbonus o vecchi incentivi fiscali prorogati, l’importante è che ti facciamo noi l’impianto.
Oggi non diciamo più ai clienti di scegliere la formula.
Non ti prendiamo in giro proponendoti il superbonus al 110%, o meglio, non ce la sentiamo di farti correre il rischio che poi il comune, come è nel suo dovere, ti faccia il salasso anche molti anni dopo. Noi ci muoviamo su certezze!!! E la CERTEZZA che ti offriamo, è quella di poterti rendere energeticamente INDIPENDENTE sfruttando le detrazioni per le ristrutturazioni e senza anticipare un solo euro per i tuoi impianti, in barba all’illusione del superbonus 110%.
In conclusione.
Ti ringraziamo molto per il tempo che ci hai dedicato a questa lettura. Se richiederai una consulenza, siamo certi che sarà esaustiva al 100% e poi deciderai tu se fare il salto di qualità, contribuendo anche ad un ambiente più pulito, oppure no. In quest’ultimo caso resteremo amici più di prima e di sicuro non ci avrai perso niente.
Ma ti preghiamo, fai attenzione se qualcuno dovesse intanto proporti il superbonus 110%. Se i tempi e le modalità, come è quasi certo che sia, restano quelle attuali, è una vera e propria proposta che esula da qualsiasi criterio morale ed etico. Occhio, mi raccomando.
Ti ringraziamo nuovamente per la tanta attenzione che ci hai dedicato, ed augurandoti il meglio per la tua vita, ti salutiamo.
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Addiocontatore